C’è chi la paragona alla nuova Peste Bubbonica (1347 – 1353). Chi si stupisce di tanto allarmismo (“È solo un’influenza leggermente più grave“). Entrambe le scuole di pensiero hanno comunque dovuto fare i conti con la realtà: le abitudini quotidiane sono cambiate e sarà così per i prossimi mesi.
Non sta a noi giudicare l’operato delle istituzioni.
Si poteva fare di più? Si poteva fare diversamente? Certo è che anche coloro che, mossi da forte senso civico –e per fortuna sono la maggior parte!– hanno accettato di buon grado le imposizioni del Governo al fine di arginare i contagi si ritrovano spiazzati dal dover cambiare radicalmente le proprie abitudini quotidiane, subire limitazioni agli spostamenti e veder monopolizzati i media da quelli che sembrano a tutti gli effetti bollettini di guerra.
Per conoscere, in tempo reale, i numeri del Coronavirus (contagiati, deceduti, guariti) visitare il sito del Ministero Della Salute.
Forse è mancata una sincera e precisa comunicazione ai cittadini sul COVID-19? Sicuramente. Tra psicosi e, vani, tentativi di sdrammatizzare la situazione, ben pochi hanno capito “perché” i legislatori hanno disposto zone rosse, zone gialle, limitazioni agli spostamenti e vincoli al libero movimento delle persone.
Gli Italiani, tendenzialmente, sono un popolo di buon cuore, generoso e rispettoso delle regole.
Tuttavia, l’indole italiota è individualista, poco lungimirante e “furbetta”. Nel momento che non ha la reale percezione del pericolo che rappresenterebbe una pandemia, troverà ogni modo, anche disonesto, per ribellarsi a quella che interpreta unicamente come una violenza del governo al suo libero arbitrio.
Siccome NESSUNO ha spiegato, semplicemente, perché i contagi da COVID-19 vanno arginati anche a costo di limitare la libertà delle persone, lo faremo noi.
- Il COVID-19 è un virus “nuovo” (novel virus), di cui si conoscono per sommi capi i sintomi principali, si conosce, più o meno la principale complicanza, ovvero la polmonite virale, ma non si conoscono le eventuali complicanze. Soprattutto, al momento non esiste né vaccino né un protocollo terapeutico valevole per tutti;
- Chi contrae il nuovo coronavirus e presenta sintomi rilevanti, deve rivolgersi al Servizio Sanitario. Che è già al limite del collasso. Limitare nuovi casi di contagio significa non affossare del tutto un sistema sanitario che è già in evidente sofferenza;
- Il virus può mutare. Già adesso gli scienziati hanno isolato due ceppi del nuovo coronavirus: un tipo “L”, rilevato in Cina, e un tipo “S”, rilevato in Europa. (Fonte: “On the origin and continuing evolution of SARS-CoV-2“. Evitare ulteriori contagi o che le zone di epidemia si allarghino può evitare ulteriori mutazioni del virus;
- Anche in totale assenza di sintomi, si può aver contratto il Coronavirus e, ovviamente, trasmetterlo. I più giovani o i più sani potrebbero aver contratto il virus e non rendersene conto. Ma proprio perché “infetti”, muovendosi liberamente potrebbero trasmetterlo a soggetti più deboli. E si torna al punto 2;
- Le misure adottate, per quanto edonisticamente risultino antipatiche, sono volte al bene del cittadino, non al suo male.
E sapete chi ha aderito, diligentemente, all’auto quarantena o al limitare il più possibile i contatti sociali? Esatto! Le Escort.
Va da sé. Certi lavori il contatto fisico, almeno un po’, lo richiedono: camerieri, agenti di commercio, personal trainer. Per altri lavori il contatto fisico è intrinseco e requisito essenziale.
Il numero degli annunci di accompagnatrici ed escort, a partire dalla Lombardia, allargandosi a macchia d’olio nel Nord Italia, nel Centro e nel Sud è calato del 50% secondo l’analisi di Moscarossa
Con grande senso di responsabilità, molte delle professioniste dell’intrattenimento, mediamente 1 su 2, si è “tolta” dal mercato, preferendo affrontare l’emergenza sanitaria adeguandosi, ad esempio, alle direttive del Decreto 8 Marzo 2020, che impone una distanza minima tra le persone di 1 metro.
Perché, chiaramente, dalle malattie sessualmente trasmissibili ci si può riparare con un’adeguata protezione (il preservativo!), ma da un virus altamente contagioso (che sfrutta le vie aeree per diffondersi) come il COVID-19 l’unica prevenzione è l’astinenza sociale.
Secondo i dati di MoscaRossa è la LOMBARDIA la regione che ha visto più defezioni dal mercato dell’intrattenimento per adulti:
Riduzione annunci per città
CITTÀ | Calo annunci |
LODI | 91% |
MILANO | 43% |
VARESE | 45% |
PAVIA | 45% |
BERGAMO | 40% |
BRESCIA | 39% |
COMO | 37% |
CREMONA | 37% |
LECCO | 30% |
La nazionalità delle escort che hanno ritirato il proprio annuncio?
NAZIONALITÀ | Percentuale |
Cinesi | 31% |
Italiane | 28% |
Russe | 19% |
Sudamericane | 11% |
Altre nazioni | 11% |
Strano a dirsi, le Trans sono le inserzioniste meno spaventate dal Coronavirus
Ebbene sì. Le diminuzioni più contenute degli annunci si sono verificate tra le trans (o transex, o shemale).
Meno senso civico? Non necessariamente.
Di certo un minimo di fatalismo in più e un target che poco si sposa con le regole e con le imposizioni del comune pudore contribuiscono ad una sorta di indifferenza alla psicosi imperante in Lombardia, Veneto e, molto presto, in tutte le Regioni d’Italia.